Dicembre 2023

Riflessioni sul Congresso Nazionale SICP 2023
A cura di Paola Soldati

Il contributo che segue è a cura di Paola Soldati, che ci racconta l’esperienza vissuta alla 30esima edizione del Congresso Nazionale SICP, tenutasi presso il Palazzo dei Congressi a Riccione dal 16 al 18 novembre 2023.

L’evento, strutturato in tre giornate, è stato organizzato dalla Società Italiana di Cure Palliative e dalla Federazione Cure Palliative, con l’obiettivo di portare stimoli e riflessioni su tematiche d’attualità quali l’autodeterminazione, il consenso informato, la povertà… contribuendo a diffondere sempre di più tutti quei valori che accomunano le figure professionali che operano nel campo delle cure palliative.

“Come ogni anno, la partecipazione al Congresso Nazionale ci entusiasma. Finalmente, si può trascorrere del tempo con le colleghe, le infermiere, le volontarie, gli assistenti sociali. Durante le ordinarie ore lavorative, infatti, difficilmente c’è spazio per socializzare o ridere tra di noi, mentre qui, in quattro giorni insieme, sì.

Il convegno è impegnativo, si comincia dal mattino alle 8.30 e si prosegue fino alla sera alle 18.30. Ma ciò che ci lascia è ineguagliabile. Solitamente, ciascuno di noi sceglie i campi di maggiore interesse personale e si separa dagli altri, salvo poi ritrovarsi tutti insieme per parlare di ciò ci ha colpito di più.

Veniamo a contatto con tante altre realtà italiane, dall’assistente sociale della Sicilia alle infermiere di Sassuolo, dai guru delle cure palliative ai giovani operatori. È un luogo, in generale, dove i giovani sono molto presenti. Ed è così che si percepisce un respiro al di fuori della nostra piccola realtà, si ascoltano voci diverse, si trovano figure diverse con le quali confrontarsi.

C’è tanto da imparare e scoprire, e le tematiche affrontate sono moltissime.
Ci sono le sale tecniche dove ci si confronta sulla parte pratica del nostro lavoro, quelle filosofiche, quelle etiche, spirituali.
Ci sono luoghi per discutere di ciò che facciamo tutti i giorni, per riflettere su quello che vorremmo o potremmo fare, per mettere in scena la difficoltà quotidiana nella comunicazione (l’oncologo… un inguaribile ottimista? Il medico palliativista… troppo realista?).
Ci sono momenti anche per comprendere il doppio volto dei social network, dall’uso improprio alle modalità con cui, invece, essi possono facilitare il nostro lavoro.
Momenti per riflettere sulla povertà, la diseguaglianza, la dignità, la solitudine, sulle culture diverse e su come le approcciamo noi, noi delle cure palliative.
Anche la nostra assistente Silvia fa un intervento e lì ci siamo tutte a ad ascoltare, mentre espone le prospettive sociali dell’ambiente come luogo che cura.

Perché questo mondo i suoi passi li ha fatti, basti pensare alla specializzazione, a quante sfide ancora ci aspettano”.

Paola Soldati
Infermiera di Accanto ODV