Gennaio 2024

Il valore del "PRENDERSI CURA":
l'esperienza di due sorelle

Riportiamo, di seguito, la testimonianza di due sorelle, Rita e Isabella, che ci rendono partecipi del proprio delicato, amorevole percorso verso l’ultimo saluto al loro caro papà.

“Provenienti dalla Parrocchia di Prestino, i nostri genitori anziani si sono trasferiti a Rebbio otto anni fa, per avvicinarsi a noi figlie ed essere vicini in caso di bisogno.

La vita scorre veloce fino alla scorsa estate quando il papà, dopo aver compiuto 98 anni, si è ammalato e, dopo due settimane di ricovero in ospedale, ci troviamo di fronte ad un quadro clinico di fine vita per lui.

Seguendo il suo desiderio, io e mia sorella decidiamo di portarlo a casa e di proseguire con l’assistenza domiciliare di cure palliative dell’Associazione Accanto, ed anche la mamma è d’accordo.

Prendersi cura di un malato terminale ormai allettato, non è cosa facile, soprattutto per due figlie che svolgono lavori diversi. Ma per due mesi abbiamo messo da parte tutto e fatto tesoro di tante storie raccontate da papà, della sua vita da giovane, della guerra, della sua vita lavorativa, di episodi personali vissuti e delle sue passioni musicali, letterarie e pittoriche, delle sue avventure di volontariato con il falegname Serafino, a preparare container per l’Africa… e tanto altro. Tutte cose raccontate marginalmente nel corso della vita ma che solo ora, sdraiato sul suo letto, trova il tempo di raccontarci con calma. Fare in modo che le giornate trascorrano serene e nel modo migliore è il nostro unico obiettivo del momento: leggergli il giornale, preparare i suoi pasti, dargli le medicine, fare videochiamate con i nipoti e parenti lontani e anche pregare insieme, anche attraverso la televisione. Mettere in pratica, ora più che mai, tutti i valori trasmessi, ci è sembrato normale. Metterlo al primo posto (insieme alla mamma), donare il nostro tempo senza togliere dignità ad un corpo che si stava spegnendo.

In questa breve esperienza, io e mia sorella abbiamo collaborato in simbiosi, ci siamo messe al servizio di un malato, il nostro papà, con i nostri limiti, collaborando e imparando anche dal personale medico-infermieristico di Accanto, che ha assistito anche noi in questo percorso del “prendersi cura”.

Tutto è compiuto e tutto rimane nel nostro cuore, quello che ci sembrava impossibile da affrontare, lo abbiamo affrontato unite e serene, anche se a volte giungeva la tristezza.

Dio ci ha donato una grande occasione e una lezione di amore infinito: accompagnare per mano il nostro papà nel suo ultimo percorso di vita, guidate con amore dalla nostra mamma.

Il papà ci ha lasciato il 15 ottobre, dopo avere ricordato il 67esimo anniversario di matrimonio con la sua Pierina (la mamma), e siamo sicure che ora ci protegge nella gloria dei cieli insieme ai nostri cari che lo hanno preceduto e al Beato Padre Ambrosoli, che lui ha stimato tanto durante la sua vita terrena.

Il nostro impegno ora continuerà prendendoci cura della nostra cara mamma.
È stata un’esperienza molto forte che ci ha fatto crescere”.

Rita e Isabella