La presa in carico del paziente
La presa in carico del paziente è un momento estremamente delicato e importante sia dal punto di vista medico sia dal punto di vista emotivo.
Alcune tappe portano alla presa in carico: la compilazione del modulo di richiesta per le cure palliative, un primo colloquio informativo tra l’infermiere coordinatore e i famigliari a cui fa seguito una prima visita. Questo passo preliminare è fondamentale per definire la modalità di assistenza più appropriata per il malato e la sua cerchia familiare, che potrebbe comprendere l’opzione delle cure a domicilio oppure dell’Hospice.
Uno sguardo attento e allargato
Prendere in carico una persona malata, nell’ambito dell’assistenza in cure palliative, significa “curare quando non si può guarire”. È necessario farlo con un piano sociosanitario personalizzato e individuale, che tenga conto del progredire della malattia, del contesto sociale, economico e del nucleo famigliare. Per questo l’infermiere coordinatore gestisce il primo colloquio di presa in carico, vagliando tutti i bisogni e indicando il setting di cura (domicilio, hospice) più adeguato.
La presa in carico per Accanto
La presa in carico del paziente e della famiglia è un elemento chiave per Accanto, che fornisce assistenza continua e integrata a pazienti con malattie incurabili in fase avanzata. La procedura inizia con l’arrivo del modulo di richiesta a cui fa seguito un colloquio iniziale tra il paziente, i familiari o altre persone legate al paziente e l’infermiere coordinatore, al fine di identificare i bisogni clinici e assistenziali prioritari.
Questo incontro iniziale costituisce la base per l’avvio di qualsiasi tipo di assistenza, consentendo all’equipe di individuare le modalità di cura più adeguate per il paziente e la sua famiglia.
La presa in carico si basa su un principio fondamentale: mettere il paziente, con i suoi molteplici bisogni, al centro dell’attenzione e coinvolgerlo il più possibile nelle decisioni relative al suo percorso di cura.
Sulla base di questa valutazione, si decide se avviare un servizio di cure domiciliari o indirizzare il paziente verso soluzioni alternative, come l’Hospice di San Martino, presso il quale i volontari di Accanto offrono supporto, ma che è gestito da un’entità separata a cui è necessario rivolgersi.